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Supervisioni

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Per i professionisti delle relazioni d’aiuto la supervisione rappresenta una forma di “manutenzione ordinaria”.

Lo strumento principale di lavoro non sono le tecniche che abbiamo appreso, ma siamo noi stessi, la nostra persona e le nostre competenze personali e relazionali: la nostra capacità di comprensione profonda della complessità dell’altra persona, la capacità di essere in relazione in modo da promuovere crescita e cambiamento, le nostre risonanze emotive.

Spesso sono proprio queste ultime molto spesso a creare o alimentare impasse nelle relazioni d’aiuto e richiedono un lavoro di “pulizia” per separare quello che è del cliente e quello che è proprio.

Per varie ragioni a volte possiamo poi non accorgerci di inquinamenti nel setting, di essere carenti nella comprensione empatica delle problematiche del cliente, oppure non sappiamo “cosa fare” con persone che sembrano impigliate nella ripetizione degli stessi pattern disfunzionali e fonte di sofferenza, o che per varie ragioni ci spaventano per le tematiche che portano.

Una buona e regolare supervisione serve ad affrontare queste normali difficoltà e a continuare a crescere nella propria professionalità.